15mila procedure di conciliazione paritetica per problemi di telefonia nel solo 2016; per il 2017 se ne prevedono 18mila. Si tratta dei contenziosi tra utenti e operatori telefonici, in crescita costante dal 2010 ad oggi. Oltre alle conciliazioni paritetiche i Comitati regionali delle comunicazioni (Corecom) dell’Agcom hanno gestito ben 97.237 pratiche simili nel solo 2015. Si tratta di un numero di contenziosi davvero elevato, imputabile solo ai comportamenti scorretti dei principali operatori telefonici.

Negli ultimi tempi, a seguito di “contrazioni di fatturato e in nome della redditività”, i grandi gestori hanno messo in atto le più diverse pratiche sleali ai danni degli utenti, per scucire più soldi possibili al malcapitato di turno.

Anche tu continui a pagare bollette di un operatore che non hai più o hai avuto problemi con il roaming internazionale durante l’ultimo viaggio all’estero? Per questo, per la disdetta Ttim o per altri problemi di telefonia, mettiti in contatto con noi e raccontaci la tua esperienza. Possiamo aiutarti, gratuitamente, ad essere rimborsato.

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Problemi di telefonia…o pratiche scorrette?

Le attività sleali messe in atto dagli operatori sono davvero tante e diverse, impossibile elencarle tutte. Ti segnaliamo solo alcune tra le più eclatanti.
Tra i problemi di telefonia più frequenti ci sono quelli degli utenti Fastweb, che una volta passati ad altro operatore, con portabilità del numero, continuano comunque a ricevere la bolletta Fastweb, poiché a detta di quest’ultimo restano attivi i servizi di fonia e dati. C’è poi il caso dei clienti Telecom Business che nonostante la disattivazione delle linee telefoniche si ritrovano a pagare la bolletta perché resta attiva l’opzione cloud. E la segreteria fantasma? Non sono rari i casi di clienti Vodafone e Tre che lamentano il servizio di segreteria a pagamento su iPhone nonostante sia stato disattivato. Ultimo, ma non meno importante, il problema del roaming europeo per i clienti Wind-Tre e Telecom, ne abbiamo parlato recentemente anche noi.

Giustificazioni

I gestori, dal canto loro, oltre a giustificare disservizi vari e aumenti improvvisi di tariffe (l’ultimo in ordine di tempo quello annunciato da Vodafone) come una necessità dovuta a “mutate condizioni di mercato” hanno una risposta pronta per ogni problema. La bolletta Fastweb continua ad arrivare nonostante il passaggio ad altro operatore? Un semplice errore tecnico. Telecom lascia in piedi il tuo cloud nonostante la disattivazione? Solo perché il contratto affari era diverso da quello di attivazione della linea. Giustificazioni che non solo non risolvono il problema, ma, se possibile, fanno arrabbiare ancora di più il consumatore.

Le multe…inutili

Sia l’Agcom che l’Antitrust non sono di certo rimaste a guardare; tutti i principali gestori hanno ricevuto sanzioni per pratiche scorrette o poca trasparenza nei confronti degli utenti, tra le quali figurano proprio la disattivazione del Tim cloud o la disdetta Tim. Il problema, però, è che queste multe sono solo uno specchietto per le allodole. Uno dei casi più recenti? La multa comminata dall’Agcom alla Wind-Tre per il caso del roaming europeo a tariffe superiori ai tetti di legge; la multa ammontava a 258mila euro, una cifra irrisoria per chi generalmente spende tali cifre per un solo passaggio televisivo.
In parole povere all’operatore conviene più pagare la multa che rinunciare a pratiche aggressive nei confronti del consumatore, poiché queste ultime lo portano comunque ad incassare molti più soldi di quelli che potrebbe perdere pagando la sanzione. Pensiamo ad esempio a tutti quei servizi in abbonamento, non richiesti, che ci vengono attivati senza neppure l’autorizzazione, o a tutte le volte che l’operatore ha modificato unilateralmente il nostro contratto; tutte pratiche vantaggiose per l’operatore. L’Agcom, dal canto suo, sta cercando di arginare il fenomeno affiancando alle multe anche l’obbligo di rimborso.

Come puoi tutelarti

Sul tavolo del Mise giacciono da tempo i nuovi protocolli europei sulla conciliazione. Si tratta di una serie di misure che potrebbero finalmente cambiare la situazione a favore dell’utente. Intanto, in attesa che si intervenga sul codice del Consumo tu utente puoi comunque difendere le tue ragioni, anzi ti esortiamo a farlo.
Se sei stato danneggiato da pratiche scorrette puoi rivolgerti ai Corecom regionali dell’Agcom per tentativi di conciliazione, definizione di controversie e riattivazioni urgenti. Le procedure di conciliazione hanno tempi ridotti (parliamo di circa 60 giorni). Se hai già sporto un reclamo all’azienda, ma è caduto invano possiamo aiutarti noi. Compila il modulo che vedi qui in basso e uno dei nostri operatori si metterà in contatto con te per risolvere finalmente i tuoi problemi di telefonia.

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