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Molti utenti lamentano che lo stato di lavorazione della loro pratica di attivazione linea da parte di Vodafone rimane a lungo fermo, senza completarsi entro i termini contrattuali (20 giorni per la linea telefonica, 60 per internet).

Prima di procedere con i consigli, se i termini sopra sono già superati, vogliamo metterti subito a disposizione la nostra assistenza gratuita. Compila pure il modulo qui sotto e sarai ricontattato da un nostro operatore che ti assisterà nella problematica.

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Le tipologie di attivazione possono essere varie. Il cliente può fare una richiesta di nuova attivazione (ad esempio perchè affitta un appartamento senza telefono e chiede ad Vodafone l’attivazione di una nuova linea telefonica o ADSL o fibra). L’attivazione può accompagnarsi a una richiesta di migrazione ad altro operatore (ad esempio il cliente chiede di passare da Telecom a Vodafone quindi con portabilità del numero).

In tutti questi casi l’utente ha interesse a verificare lo stato della lavorazione della sua richiesta, e controllare che venga completata entro i termini contrattuali.

E’ possibile fare questa operazione collegandosi all’area clienti del sito internet ( http://ordineretefissa.vodafone.it/ ) o dell’app vodafone e consultando la sezione relativa allo stato della propria richiesta di attivazione.

Qui verrà visualizzato un percorso “a pallini” che si accendono al “verde” al completamento dei vari step:

stato lavorazione vodafone

Ecco spiegata la seguenza dei pallini con il loro significato.

  • 1°  primo pallino verde avvio pratica – “dati confermati”. Dopo qualche giorno dall’accensione del primo pallino in genere viene consegnata la Vodafone Station. Ancora qualche giorno e si accende il
  • 2°pallino verde:”Verifica in corso con il tuo operatore di provenienza”. Il pallino si accende dopo qualche giorno dalla consegna della Vodafone Station.
  • 3° pallino: “attivazione in corso”. Il pallino dovrebbe accendersi  dopo qualche giorno dall’accensione del precedente.
  • 4° pallino: comunicazione data di attivazione presunta.

Ma da quando possiamo considerare la nostra pratica in ritardo e dunque reclamare? Benchè il tempo medio dell’attivazione da parte di Vodafone sia un paio di settimane, i termini previsti dal contratto sono più lunghi:
20 giorni solari (quindi si contano sabato, domenica e festivi) in caso di servizio diretto (cioè linea voce) fornito all’utente tramite la rete Vodafone;
60 giorni solari in caso di servizio diretto fornito utilizzando strutture di altro operatore di accesso;
60 giorni solari in caso di servizio di accesso ad internet a banda larga, indipendentemente dalla tecnologia utilizzata (fibra e adsl).

Dunque se stai avendo un “ritardo” nell’attivazione di pochi giorni (sotto i 20 giorni per la voce, sotto i 60 per Internet), benchè molto fastidioso, tale ritardo non costituisce un inadempimento. E quindi non ci consente di reclamare o di ricevere risarcimenti per il disservizio.

Per individuare con esattezza i giorni di ritardo, dobbiamo conteggiare i giorni trascorsi dal momento della richiesta (fa fede la ricezione della nostra richiesta di attivazione o portabilità, ad esempio dalla data di invio del fax con la richiesta, o del completamento della procedura di attivazione sul web).

I giorni sono più di 20 (voce) o 60 (internet)? Sei in una ipotesi di ritardo e puoi procedere con il reclamo.

Il reclamo puoi inoltrarlo via fax, raccomandata o (se vuoi evitare di spendere i soldi della raccomandata) via PEC (vodafoneomnitel@pocert.vodafone.it). Nella lettera dovrai denunciare il ritardo e minacciare di chiedere il risarcimento dei danni.

Ti converrà confermare il reclamo con una telefonata al servizio clienti, nella quale spiegherai di aver mandato il reclamo e riferirai il suo contenuto.

Se la situazione di inadempimento dovesse persistere (niente linea) ti converrà non cedere alla tentazione di inviare una disdetta. Altrimenti perderai il diritto all’indennizzo per gli eventuali ulteriori giorni di ritardo e non otterrai nulla in cambio.

La linea infatti continuerà… a mancare e anzi l’operatore potrebbe addirittura continuare a mandarti bollette da pagare per vari mesi (è successo a molti utenti purtroppo).

Molto meglio invece prepararsi a inoltrare un ricorso formale al Corecom, che non solo potrebbe finalmente portare l’attivazione della linea in tempi brevi ma anche farti ottenere un buon risarcimento per il ritardo subito.

Il Corecom è un ufficio regionale dell’AGCOM finalizzato a facilitare la conciliazione per questioni di telefonia tra operatori e utenti.

Il ricorso al Corecom è uno strumento molto potente che in molti casi costringe gli operatori a risolvere nel giro di pochi giorni il problema, pena pesanti sanzioni. Anche la possibilità di ottenere interessanti risarcimenti lo rende una strada molto interessante da perseguire.

Per maggiori informazioni su come fare il ricorso e l’esame di un caso pratico di ricorso realmente accaduto puoi visitare questa pagina dedicata proprio a cos’è e come funziona il ricorso.

Se invece vuoi affidare il tuo caso alla nostra associazione, che lo seguirà gratuitamente, compila il modulo qui sotto.

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