trasloco

Oggi esaminiamo un caso di ritardo nel trasloco della linea telefonica e dati da poco risolto brillantemente dalla nostra Associazione, che è riuscita a far rimborsare al cliente da parte dell’operatore di telefonia interessato (Fastweb, in questo caso) tutte le fatture ingiustamente pagate.

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In caso di ritardo del trasloco, infatti, l’utente non dovrebbe pagare i servizi in fase di trasloco, e invece Fastweb ha una tendenza diciamo… naturale a farsi pagare nonostante il ritardo!

Numerosi sono i casi simili che vengono segnalati dagli utenti alla nostra Associazione, al punto che abbiamo scritto una guida con 4 semplici ma efficaci consigli per minimizzare i rischi connessi al trasloco con Fastweb.

La cosa interessante del caso che presentiamo oggi è che l’utente aveva inizialmente proposto ricorso da solo, senza l’assistenza di Bastabollette, ottenendo in udienza di conciliazione una misera offerta (in questo post, vi spieghiamo perché sarebbe meglio rivolgersi a un professionista).

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Dopodiché l’utente ci contatta per ricevere la nostra assistenza, che porta alla gestione della successiva fase di definizione, con il risultato finale del rimborso integrale delle fatture ingiustamente pagate, oltre che del completamento del trasloco a lungo atteso.

Ecco la descrizione del caso come fatta dalla nostra tesserata, di cui per ragioni di riservatezza, non pubblichiamo il nome completo.

Riteniamo utile pubblicare il caso così come ce lo ha presentato la nostra tesserata, in quanto se il tuo caso presenta degli aspetti simili, puoi ragionevolmente ritenere di ricorrere con successo al Corecom.

In previsione dell’imminente trasloco di abitazione/ufficio da una provincia all’altra (Chieti-Pescara) ho telefonato al Servizio clienti Fastweb chiedendogli cosa fare.

Mi è stato detto dall’operatore del Servizio Clienti Fastweb che vista la diversa provincia, bisogna inviare la disdetta del attuale contratto e poi richiederne uno nuovo. Così ho fatto.

Il 29.10.2012 ho inviato la regolare disdetta tramite la raccomandata AR (ho la ricevuta).

Il giorno 07.11.2012 sono stata chiamata da un addetto della Fastweb Soluzione Mobile che mi ha detto che la disdetta non era necessaria, bastava fare la richiesta del trasloco, e mi ha contemporaneamente offerto la riduzione della tariffa al 28€/mensili.

Abbiamo anche verificato, prima io sul sito della Fastweb, poi lui stesso, se presso la nuova abitazione era possibile attivare una nuova linea.

Mi ha confermato che era possibile e che addirittura c’è già un cliente presente. A questo punto ho dato il mio OK, ho proceduto alla registrazione del nuovo contratto.

Lui mi ha in seguito inviato il modulo di trasloco da riempire e inviare via fax al numero indicato nella mail.

Ho lasciato la vecchia abitazione/ufficio il 30.11.2012, prendendo con me il modem.

In data 08.01.2013 veniva presso la nuova abitazione il tecnico Telecom (l’abitazione era una nuova costruzione) che purtroppo ha costatato che sotto i contatori di energia elettrica mancava la cassetta di alimentazione e che non poteva fare niente, solo segnalare il fatto alla Telecom.

In seguito alle diverse chiamate al Servizio Clienti Fastweb per le quali  non ho ricevuto nessuna risposta, il giorno 22. gennaio 2013 ho spedito la raccomandata alla Fastweb chiedendo la tempestiva attivazione dei servizi.

Preciso che a questa raccomandata non ho tuttora ricevuto nessuna risposta scritta.

Il 20. marzo sono stata richiamata per la prima volta dalla Fastweb, da un signore, che mi chiedeva (!) se la Telecom mi ha contattata. Ho risposto di no. E li ho chiesto cosa devo fare con il modem vecchio. Mi ha risposto che verrà ripreso dal tecnico che verrà attivare la nuova linea.

Nel mese di aprile (non ho annotato la data) sono stata richiamata dalla Fastweb dicendomi che la linea non verrà attivata prima di 6 maggio 2013 a causa di tempi burocratici della Telecom.

Durante questo mese si svolgevano, sulla strada davanti la mia abitazione, gli scavi per poter collegare i mancati 15 metri di linea telefonica che evidentemente erano la causa di impossibilità di attivazione della linea.

Il 29. aprile 2013 ho ricevuto la telefonata con una voce registrata chiedendomi il mancato pagamento della fattura.

Il 30 aprile 2013 ho visto con i miei occhi che sotto i contatori di energia elettrica alloggiava la cassetta di alimentazione.

Il 02. maggio 2013 ho inviato il fax di chiarimento relativo al mancato pagamento della fattura, come da istruzioni automatiche al telefono, al numero indicatomi nel sms.

Non ho ricevuto tuttora nessuna risposta a questo fax.

Anzi, il 20. maggio sono stata nuovamente richiamata dalla Fastweb con la richiesta di pagare la suddetta fattura dicendomi che il fax lo dovevo inviare ad un altro numero di telefono e non a quello dove l’ho inviato (!!!).

Il 02.maggio 2013 ho inviato via fax il formulario UG alla Corecom Abruzzo.

Il 08.maggio 2013 ho fatto l’ennesima visita al negozio Fastweb dove tramite i ragazzi, chiamando i responsabili, ho saputo che la linea non mi verrà attivata prima del 17. maggio 2013 a causa del mancato slot.

Il 17. maggio 2013 sono stata chiamata dalla Fastweb chiedendomi il permesso di inviarmi il nuovo modem tramite il corriere. Era venerdì e il corriere sarebbe dovuto arrivare la settimana seguente (poi si è rilevato che non è arrivato mai!!!). Mi è anche stato detto che l’attivazione verrà tramite tecnico dopo il 27. maggio!

Altri 10 giorni.

Il 23. maggio 2013 sono passata al negozio Fastweb per chiedere quando sarebbe arrivato il nuovo modem. Fastweb mi chiede di pagare le fatture indebitamente richieste.

Il 24. maggio 2013 ho ricevuto l’sms da Fastweb con la comunicazione che la mia pratica è in lavorazione.

Il 29. maggio 2013 sono passata al negozio Fastweb per chiedere nuovamente quando sarebbe previso l’arrivo del modem e l’attivazione della linea.

Il 31. maggio 2013 vengo telefonicamente sollecitata da Fastweb a pagare fattura.

Il 06.06.2013 si svolge l’udienza alla Corecom Abruzzo a Pescara con risultato di un rinvio dell’udienza. Però grazie a loro la mia attivazione ha preso corsa.

Il 14. 06.2013 mi è stata attivata la linea telefonica (ma non ADSL)

Il 17. 06.2013 ho ricevuto, tramite il corriere, il nuovo modem che però non funzionava, cioè non funzionava Wifi.

Il 20.06.2013 sono passata al negozio Fastweb a chiedere le informazioni. Mi hanno detto di pagare la fattura, poi mi allacciano la linea. Così mi sono subito recata all’ufficio postale, pagato la fattura e inviato il fax dell’avvenuto pagamento direttamente dal negozio Fastweb.

Il 21.06.2013 alle ore 18.35 mi è stata finalmente attivata la linea!

Dal 08.01.2013 fino al 21.06.2013 sono passati 164 giorni senza servizio necessario per lo svolgimento del mio lavoro.

Il 01.08.2013 si è svolta l’udienza con la Fastweb presso la Corecom con risultato di rinviare l’udienza che necessitava la presenza della Telecom.

Il 11.09.2013 si è svolta l’udienza con la Fastweb e la Telecom presso il Corecom a Pescara.La Fastweb mi ha offerto un indennizzo ridicolo.

A me, per 164 giorni di mancato servizio, sembra molto poco, specialmente come cliente uso affari. Inoltre mi chiedo perchè la Corecom non ha proposto l’indennizzo più alto, almeno in base alla tabella indennizzi del 21 aprile 2010 o se c’è una più recente.

Come ho detto all’inizio, devo preparare il modulo GU14 per la definizione del caso. Ho ragione a pensare che dovrei ricevere un indennizzo più alto?

Posso chiedere il vostro parere sulla mia situazione?

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