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Paolo, lettore del blog, ci ha scritto qualche settimana fa:
“Ho disdetto Fastweb parecchio tempo fa. Ciononostante Fastweb ha continuato a inviarmi fatture per parecchi mesi, benchè avessi esercitato il recesso con raccomandata con ricevuta di ritorno. Alcune di queste fatture le ho anche pagate.
Ora, dopo aver iniziato un ricorso al Corecom regionale, a breve dovrò presentarmi in udienza per tentare la conciliazione. So che in udienza dovrò affrontare gli avvocati di Fastweb.
Potete darmi qualche consiglio su come comportarmi e su come argomentare al meglio la mia richiesta di rimborso delle fatture pagate e di indennizzo verso Fastweb?”
Subito dopo questa richiesta gli esperti della nostra associazione hanno contattato Paolo, che ha rivelato che stava per accettare una “generosa” offerta da parte degli avvocati di Fastweb, che gli offrivano, udite udite, lo storno (cioè l’annullamento) delle fatture emesse dopo la disdetta più un indennizzo una tantum di € 100 per compensare il disturbo.
Fortunatamente per Paolo siamo stati contattati prima lui che accettasse la “generosa” offerta!
Lo abbiamo in questo modo potuto informare della totale inconsistenza dell’offerta di Fastweb, alla luce della attuale normativa prevista dall’Autorità Garante e dalla giurisprudenza dei Corecom, che prevedono per casi come quello di Paolo (mancata lavorazione della disdetta o recesso, che viene equiparata all’attivazione di servizi non richiesti dall’utente).
Beh, per farla breve grazie ai nostri consigli Paolo ha ricevuto una improvvisa impennata di generosità da parte di Fastweb che in udienza è arrivata a offrire 400 €, pur di chiudere la controversa in conciliazione.
Paolo ha seguito ulteriormente il nostro consiglio di rifiutare questa pur migliore offerta e di farsi seguire la fase successiva del ricorso (c.d. “definizione” o GU14) dalla nostra Associazione Bastabollette.
Dopo un’attento esame della questione, infatti, i nostri esperti legali hanno stabilito di poter arrivare a ben € 5.200 di indennizzo.
Il ricorso è tuttora in svolgimento, attendiamo la fissazione dell’udienza di definizione nella quale i nostri esperti, che interverranno in rappresentanza di Paolo (che intanto si è associato), faranno un altro tentativo di conciliazione per ottenere un giusto indennizzo in tempi molto più rapidi di quelli solitamente determinati dalla decisione del Corecom competente.
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